Con riferimento a quanto apparso recentemente sulla stampa ticinese, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e la Direzione di AET ribadiscono che l’aumento di prezzo di 3,5 cts al kWh sui nuovi contratti è pienamente giustificato, in virtù del portafoglio di approvvigionamento e dei costi di produzione e mercato esistenti. Malgrado l’aumento sia significativo e appaia elevato, si evidenzia tuttavia che è suffragato da imprescindibili ragioni produttive e di mercato e consente comunque l’applicazione di prezzi decisamente competitivi ai distributori ticinesi, come previsto dal mandato istituzionale. Gli aumenti di prezzo applicati sui contratti in scadenza (in particolare, quelli di AIL e SES), impatteranno il bilancio dell’economia ticinese nella misura di ca. 45 milioni di franchi, ma allo stesso tempo consentiranno un risparmio di costi rispetto ai prezzi medi svizzeri, nella misura di ca. 60 milioni di franchi. Detto risparmio corrisponde a una riduzione del 30% rispetto al livello dei prezzi di mercato al momento della stipula degli accordi. Con riferimento al presunto costo di produzione di 1 cts/kWh delle centrali del Piottino e della Biaschina si rileva che detta stima è assolutamente infondata e non basterebbe nemmeno a pagare gli stipendi degli operatori di centrale. Inoltre, a partire dal 2009 le centrali idroelettriche (proprie e compartecipate) con una potenza installata superiore ai 50 MW (tra cui Piottino e Biaschina) sono obbligate a versare a swissgrid, l’autorità di gestione della rete elettrica nazionale, un onere addizionale nella misura di 0,8 cts/kWh prodotto. Inoltre nelle centrali di Bavona e Robiei (Ofima) e Bugey (AKEB) sono in corso importanti opere di rinnovamento o sostituzione degli impianti di produzione che causano un aumento dei costi di produzione del 35%, che inevitabilmente si riflettono sui prezzi applicati da AET. Dal lato degli approvvigionamenti sul libero mercato, si evidenzia che l’incremento medio dei prezzi dell’energia elettrica in Svizzera nel corso degli ultimi 5 anni è stato del 110% e che tale effetto è stato dilatato dal progressivo aumento dei consumi cantonali a cui non è corrisposto un adeguato aumento della capacità produttiva di AET. Infine, si evidenzia che la trattativa di adeguamento del prezzo dei contratti in scadenza (SES) è stata avviata ad inizio anno e si è conclusa con l’accordo sui prezzi a metà anno mentre quello riguardante le AIL è stato realizzato lo scorso anno. Tale decisione è stata quindi presa in un periodo di normale esercizio delle attività dell’azienda e di piena carica del Consiglio di Amministrazione e della Direzione. L’evento è stato reso pubblico a fine agosto in virtù dell’obbligo imposto dall’Ordinanza Federale sull’approvvigionamento elettrico di pubblicazione delle nuove tariffe elettriche da parte dei distributori elettrici entro e non oltre il 31 agosto.
Presidenza del CdA e Direzione di AET |