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La via dell'energia di AET |
Impianto idroelettrico Nuova Biaschina |
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Impianto idroelettrico Nuova Biaschina - Il fiore all'occhiello di AET |
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L’impianto della Nuova Biaschina si estende sul fianco destro della Leventina, tra Lavorgo e Personico. È l’ultimo anello della catena produttiva di AET e sfrutta il dislivello di 304 m delle gole della Biaschina. |
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Realizzato tra il 1962 e il 1967, l’impianto della Nuova Biaschina è il più potente fra quelli attualmente gestiti da AET. Nel 2016 è stato avviato il cantiere per il completo rinnovo delle sue tre turbine. I lavori si concluderanno nel 2018 e permetteranno di aumentare del 9% la potenza complessiva dell’intero impianto. |
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I bacini - Il sistema di alimentazione |
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L’impianto della Nuova Biaschina sfrutta un bacino imbrifero di 410 km2 le cui acque sono raccolte nei bacini di Nivo e Val d’Ambra. |
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Nel bacino di Nivo confluiscono le acque rilasciate dallo scarico della centrale Piottino e quelle captate dalla presa di Lavorgo. Con una capienza di 60’000 m3, il bacino alimenta una galleria che termina 11.5 km più a valle, ai piedi della Val d’Ambra. |
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Bacino di Nivo
Invaso utile
| 60'000 m3 | Quota massima
| 606 m s.l.m | Quota minima
| 602 m s.l.m |
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Il bacino Val d’Ambra ha una capienza massima di 400’000 m3, è stato realizzato parallelamente alla centrale ed è chiuso da una diga in terra impermeabilizzata con rivestimento bituminato. |
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Bacino Val d'Ambra
Invaso utile
| 400’000 m3 | Quota massima
| 603 m s.l.m. | Quota minima
| 580 m s.l.m. |
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La ridotta capacità di questi due bacini, che si riempiono e si svuotano completamente nell’arco di 24 ore, impone una pianificazione della produzione dell’impianto su base giornaliera. |
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L'impianto - Tutta la forza della Leventina |
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Realizzato su progetto dell’ingegner Giovanni Lombardi l’impianto della Nuova Biaschina a Personico sfrutta il dislivello delle gole della Biaschina. |
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La galleria che collega il bacino di Nivo con quello della Val d’Ambra raccoglie lungo il suo percorso i deflussi dei torrenti Osadigo, Fouda, Cramosina, Nadro, Marcri e Val d’Ambra, nonché le acque rilasciate dalla centrale del Ticinetto di proprietà della Società Elettrica Sopracenerina. Sul fondo del bacino della Val d’Ambra si trova l’opera di presa che immette l’acqua in un pozzo blindato scavato nella roccia. Il pozzo blindato ha un diametro di 3.60 m, misura
534 m di lunghezza e raggiunge la centrale dopo un salto di 304 m. |
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La centrale - La potenza del Ticino |
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L’edificio della centrale Nuova Biaschina, disegnato dall’architetto Augusto Jäggli, è caratterizzato da sei archi in cemento armato che sorreggono un’ampia volta. |
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Al suo interno si trovano tre gruppi di produzione da 45 MW di potenza l’uno, azionati da turbine di tipo Francis montate ad asse verticale. |
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Come per la centrale del Piottino vennero inizialmente installati soltanto due gruppi: il terzo si aggiunse nel 1974, ripagato con i proventi della produzione dei primi due. La centrale della Nuova Biaschina produce ogni anno 380 GWh di energia elettrica, contro i 477 GWh di tutto il resto della catena della Leventina. L’elettricità generata è sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 95’000 economie domestiche ed è rinnovabile al 100%, certificata naturemade basic. Dopo essere stata turbinata dalla Nuova Biaschina, l’acqua viene restituita al corso naturale del fiume Ticino.
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L’impianto in cifre | Anno di costruzione 1962-1967 | Comune Personico
| Bacino imbrifero
410 km2
| Salto lordo massimo 304 m | Potenza installata
3 x 45 MW | Tipo turbine 3 Francis | Produzione media 380 GWh/anno |
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